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Il latte fa ingrassare?

Il latte fa ingrassare?

Latte nella dieta: quale e quanto

In tanti si domandano se il latte faccia ingrassare, ciò soprattutto a causa di diversi falsi miti che circolano ormai da molto tempo e che ritengono questo alimento come da evitare per chiunque voglia perdere qualche chilo. In realtà, al contrario di quanto si pensi, il latte è in grado di ridurre il processo che permette al nostro corpo di assorbire i grassi, oltre ad essere ricco di nutrienti che fanno molto bene all’organismo di chi lo assume: non a caso, infatti, si tratta proprio del primo alimento di cui ci serviamo, in quanto mammiferi, durante il processo di crescita e che garantisce un nutrimento senza pari.

Composto da un notevole numero di proteine e da una buona quantità di calcio, il latte è inoltre un alimento necessario a chiunque pratichi attività fisica, i quali riescono ad ottenere, grazie ad un’assunzione controllata, il giusto apporto di sostanze necessarie per svolgere correttamente le nostre attività. Difatti, tra i suoi principali componenti, vi sono anche vitamine, zinco e fosforo, che gli permettono di essere l’alimento per eccellenza, in grado di garantire al corpo il 16% del fabbisogno giornaliero. Il latte parzialmente scremato, in particolare, rappresenta un ottimo alleato per chi volesse intraprendere una dieta, in quanto si tratta di una soluzione ricca di proprietà benefiche e con un numero minore di lipidi rispetto a quelli presenti nel classico latte intero, motivo per il quale esso si configura come uno dei prodotti più utilizzati da biologi-nutrizionisti. Il consiglio, ovviamente, è quello di rivolgervi sempre ad uno specialista, che vi saprà elencare le soluzioni adatte al vostro corpo e alle vostre necessità giornaliere, indicandovi la quantità di latte che deve essere presente nella vostra dieta.

Scopri insieme a noi:

 

Calorie tazza di latte

Se prendiamo in considerazione che un normale bicchiere possa contenere sui 200g di latte, una tazza di latte intero equivale a circa 128 kcal. Nel caso, invece, del latte parzialmente scremato, che contiene meno calorie di quello intero ma più di quello scremato, su una base di 100g il nostro corpo assorbirebbe circa 47 kcal, che diventerebbero 94 nel caso dei 200g di una tazza.

Leggi anche: latte fresco o a lunga conservazione.

Il latte nella dieta

Trattandosi di un alimento adatto a tutti, soprattutto a chi pratica sport, grazie alla presenza di numerosi nutrienti, il latte è un fattore fondamentale da inserire nella propria routine alimentare, sia che si voglia perdere qualche chilo, sia che si voglia mantenere un certo peso. L’ideale sarebbe affiancare un consumo di latticini adeguato ad una dieta mediterranea (quindi ricca di alimenti di vario tipo), che rappresenta la soluzione più bilanciata in grado di fornire all’organismo i nutrienti necessari ad affrontare la giornata. Molti sono, infatti, gli studi relativi ai benefici derivati da questo tipo di dieta, che contiene cibi sani, verdi ed olio extravergine, in grado di fornire un apporto nutritivo bilanciato e positivo. Nel caso di una dieta ipocalorica, invece, sarà possibile mantenere costante l’assunzione di latte, poiché basterà sostituire al latte intero quello scremato o parzialmente scremato, che forniscono un apporto calorico minore all’organismo, unito ad una ridotta presenza di grassi.

Leggi anche: i valori nutrizionali del latte.

Quanto latte assumere a colazione

Come molti sanno, la colazione è uno dei momenti fondamentali della giornata. Questo perché coloro che non assumono niente al mattino, appena svegli, molto spesso non riescono ad affrontare la giornata a stomaco vuoto e tendono a mangiare molto di più durante la mattinata. Ovviamente, però, non bisogna limitarsi a mangiare deliberatamente, ma è fondamentale assumere il quantitativo di calorie richieste dal nostro organismo. È questo il motivo per cui, sebbene il latte sia un alimento completo, questo deve necessariamente essere accompagnato da altro, indipendentemente dal fatto che si sia a dieta o meno. La quantità di latte ideale da assumere a colazione per un adulto è di circa 200g, contenuti in una classica tazza. Per i bambini, invece, non vi è esattamente un limite da rispettare nell’assunzione del latte, in quanto questi possono berne in ogni momento della giornata e in diversa quantità. Qualora, invece, foste a dieta, oltre a consigliarvi di assumere del latte parzialmente scremato, vi suggeriamo di attenervi ai dati raccolti dagli studiosi europei e italiani, i quali suggeriscono come quantità preferibile per una dieta sana circa 125 ml di latte giornalieri, da ripartire a vostro piacimento.

Leggi anche: meglio il latte intero o parzialmente scremato?

Il latte di Cascina Sant’Anna

Il latte di Cascina Sant’Anna, proveniente mucche nate e cresciute nel nostro allevamento, è naturalmente buono e digeribile. Acquista adesso il tuo latte parzialmente scremato, per una dieta equilibrata e ricca di gusto.

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Quale latte bere?

Quale latte bere?

Scopri insieme a noi quale latte scegliere.

 

Il latte piace ad adulti e bambini, nelle sue infinite modalità di consumo, caldo o freddo, con zucchero o senza, con un cucchiaino di miele o con aggiunta di cacao. Ma quale latte bere? Qual è il latte migliore per il nostro benessere? 

Latte intero o parziale, fresco o a lunga conservazione: sapore e caratteristiche organolettiche dipendono dalla sua provenienza, dal livello di scrematura e dalla tipologia di trattamento conservativo a cui viene sottoposto.

Ma, prima ancora, occorre prendere in considerazione  il modo in cui vengono allevate le mucche e la procedura di produzione seguita dall’azienda: soltanto mucche allevate in modo sano e nutrite in modo equilibrato possono produrre latte di alta qualità. 

Per scegliere quale latte bere, occorre valutare la nostra situazione e il nostro benessere. Periodi di vita particolari richiedono esigenze specifiche. Se è fondamentale scegliere sempre con cura la nostra alimentazione, dobbiamo fare ancora più attenzione in caso di colesterolo, diabete, gravidanza, oppure per esempio se seguiamo un regime finalizzato a dimagrire. Anche i bambini hanno esigenze specifiche, che variano con la loro crescita. 

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Scopri insieme a noi quale latte scegliere:

 

Nota bene: non si tratta di consigli medici, quindi ti invitiamo a consultare il medico se necessiti di informazioni specifiche per la tua situazione. 

I vantaggi del latte intero

Secondo le più recenti linee guida, il latte intero si rivela più benefico per la salute rispetto alle altre tipologie per il suo elevato contenuto di vitamine e proteine, che prevengono l’osteoporosi e contribuiscono a migliorare la salute dell’apparato cardiovascolare.

Le percentuali di vitamina A e D sono giustamente bilanciate per fornire all’organismo i quantitativi ideali per la maggior parte delle reazioni biologiche dell’organismo.

Grazie alla presenza di bifidobatteri in grado di attivare il microbioma intestinale, il latte intero consente di migliorare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.

Questo alimento abbassa la glicemia e quindi riduce il rischio di sviluppare diabete mellito di tipo II, aiuta a perdere peso, dato che favorisce la massa magra eliminando quella grassa e potenzia il sistema immunitario, per opera delle sieroproteine in esso contenute.

Leggi anche: I valori nutrizionali del latte

I vantaggi del latte parzialmente scremato

Il latte parzialmente scremato, che contiene tra 1,5% e 1,8% di grassi, si caratterizza per una concentrazione quasi nulla di colesterolo, confermandosi un prodotto ideale per chi soffre di ipercolesterolemia.

Nonostante la riduzione della componente lipidica, questo alimento mantiene inalterato il quantitativo di proteine e minerali, che costituiscono elementi nutritivi nobili e indispensabili per la salute dell’organismo.

Rispetto al latte intero, quello parzialmente scremato è meno calorico e contiene pochissimi grassi, per cui viene digerito più facilmente anche dalle persone con problemi alimentari.

Il suo sapore si mantiene estremamente gradevole e del tutto simile a quello del latte intero.

Leggi anche: Latte fresco o a lunga conservazione

Quale latte bere per il colesterolo

Chi soffre di ipercolesterolemia, un disturbo presente negli individui che hanno una concentrazione di colesterolo ematica superiore a 200 mg, può comunque bere il latte, avendo cura di scegliere quello parzialmente scremato.

Infatti, durante la fase della scrematura, viene eliminata in maniera totale o parziale la componente lipidica comprendente i grassi saturi responsabili dell’innalzamento del colesterolo.

Pertanto, bevendo latte parzialmente scremato, si ha la certezza non solo di non aumentare la componente lipidica del sangue, ma anche di tenere sotto controllo il colesterolo.

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Quale latte bere con il diabete

Come è noto, il latte è una fonte importantissima di nutrienti come proteine, vitamina A, B12, D e di iodio e zinco, tutti indispensabili per il benessere dell’organismo.

Inoltre, è una fonte di zuccheri a basso indice glicemico, fondamentali per l’apporto energetico.

Anche i diabetici possono assumere questa bevanda in assoluta tranquillità, optando per il tipo parzialmente scremato, che è in grado di ridurre la concentrazione di zucchero nel sangue se assunto dopo il pasto.

Molte ricerche scientifiche hanno confermato che il latte parzialmente scremato abbassa la glicemia durante la giornata, e quindi minimizza il sintomi del diabete.

Quale latte bere in gravidanza

Il periodo gestazionale è una fase della vita femminile in cui le esigenze nutrizionali aumentano notevolmente, poiché la futura mamma deve provvedere all’alimentazione del feto.

Un elemento che svolge un ruolo fondamentale è il calcio, molto concentrato nel latte intero, che si conferma un prezioso alleato per la salute della donna in gravidanza.

Sarebbe necessario assumere da 1000 a 1300 mg di calcio al giorno, che possono essere contenuti in 150 millilitri di latte intero.

Grazie all’elevato contenuto di vitamina D, questa bevanda previene dal rischio di osteoporosi non soltanto la futura mamma ma anche il bambino, e inoltre azzera la probabilità di rachitismo.

Essendo un antiacido naturale, il latte intero contribuisce ad alleviare i tipici disturbi di dispepsia e pirosi gastrica tipici soprattutto dell’ultimo trimestre di gestazione.

Esso inoltre mantiene costantemente sotto controllo l’idratazione del corpo materno.

Il latte vaccino è quello più assunto dalla futura mamma, poiché è ricco di amminoacidi essenziali e di sostanze antiossidanti e antiradicaliche.

La vitamina A in esso contenuta previene i più comuni difetti della vista e rinforza il sistema immunitario.

Per la gestante in sovrappeso è consigliabile l’impiego di latte parzialmente o totalmente scremato che, essendo privo di lipidi, non appesantisce il corpo.

Quale latte per i bambini

Quale latte per i bambini

Dopo il primo anno di vita è opportuno dare ai bambini il latte vaccino, per il notevole contenuto di acidi grassi omega-3, essenziali per lo sviluppo del suo cervello. Scopri quale latte dare ai bambini

Tra uno e tre anni, il bambino dovrebbe bere da 300 a 400 millilitri di latte intero al giorno; 

dai 3 anni in avanti, quando l’accrescimento del bambino segue ritmi esponenziali, il suo metabolismo necessita di un apporto calorico molto elevato, che nello stesso tempo non deve provocare un aumento ponderale. Il latte intero assolve perfettamente queste esigenze poiché è nutriente, facilmente digeribile, contiene nutrienti essenziali ed è normocalorico.

Inoltre, possiede un sapore e un aroma estremamente gradevoli, che il bambino apprezza moltissimo poiché gli ricordano il primo alimento con cui è stato nutrito.

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Quale latte nella dieta

Contrariamente a quanto si possa credere, anche chi segue un regime dietetico può bere latte, parzialmente o totalmente scremato: questa tipologia non contiene grassi saturi ma soltanto proteine, minerali e zuccheri, diluiti in un elevato quantitativo di acqua.

Pertanto tale alimento apporta il giusto quantitativo energetico senza aumentare quello calorico.

Conclusioni: il latte Cascina Sant’Anna

In base alle tue esigenze, puoi scegliere latte intero o parzialmente scremato Cascina Sant’Anna. Il latte di Cascina Sant’Anna, che si caratterizza per un sapore gradevolissimo, con un bilanciato tenore di zucchero e un’ottima digeribilità, viene prodotto da mucche nutrite e allevate secondo ottimi standard qualitativi.

La sua genuinità dipende prima di tutto dall’alimentazione completamente naturale garantista alle mucche, con erba adeguatamente essiccata. Le mucche di Cascina Sant’Anna vengono allevate in condizioni ottimali, dove le antiche tradizioni contadine si abbinano alle più moderne tecnologie produttive. Per gran parte dell’anno le mucche vivono all’aperto su campi adiacenti alle stalle, dove vengono alloggiate in un ambiente ospitale, arricchito da un impianto di filodiffusione e di ventilazione a ciclo continuo.

Cascina Sant’Anna offre ai consumatori la produzione di un eccellente latte piemontese, nella versione intero e parzialmente scremato, che subito dopo la mungitura passa da 34 gradi a 4 gradi per mantenere inalterate le sue caratteristiche organolettiche. Grazie a un rigoroso trattamento UHT, il latte può essere conservato per 120 giorni in assoluta sicurezza, senza l’impiego di nessun conservante. 

Acquista adesso il latte Cascina Sant’Anna, intero o parzialmente scremato, per nutrire te e tutta la famiglia ineguagliabile latte piemontese!

 

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Latte fresco o a lunga conservazione

Latte fresco o a lunga conservazione

Il latte è uno degli alimenti principali della nostra dieta, solitamente presente nelle colazioni di grandi e piccoli per iniziare al meglio la giornata. Andando al supermercato, sicuramente, avrai notato diverse tipologie di latte, tra cui quello fresco e l’UHT. Ma cosa cambia realmente tra latte fresco e quello a lunga conservazione? In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio le principali caratteristiche di queste due tipologie di latte, elencando i vantaggi e i limiti presenti, fino a consigliarti la tipologia migliore da acquistare.

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Latte fresco: le caratteristiche principali

Il latte fresco, comunemente noto anche come latte crudo, è il prodotto ricavato direttamente dalla mungitura, senza subire trattamenti termici di alcun tipo. Non avendo subito alcun procedimento di sterilizzazione, quindi, questa tipologia di latte possiede una carica batterica superiore alle altre tipologie, per questo, in via preventiva, è sempre consigliato bollire il latte prima di consumarlo per eliminare i patogeni contenuti all’interno.
Questa tipologia di latte si conserva per poco tempo a temperatura ambiente (circa qualche ora) mentre se conservato correttamente in un luogo refrigerato, può mantenere le proprietà organolettiche intatte per una giornata intera.

Approfondimenti: I valori nutrizionali del latte

Latte fresco o a lunga conservazione

Latte fresco pastorizzato: che cos’è e come si conserva?

Il latte fresco pastorizzato, per essere denominato tale, deve subire un preciso procedimento di lavorazione in grado di conservare le caratteristiche organolettiche. Infatti, questa tipologia di latte, deve essere sottoposta a un trattamento termico (con una temperatura di 72°C) di 15 secondi entro e non oltre le 48 ore dalla mungitura. Questo permette di mantenere intatte le caratteristiche del latte, uccidendo allo stesso tempo la maggior parte dei batteri presenti. Per eliminare la percentuale restante, il latte viene sottoposto a un raffreddamento alla temperatura di 4°C.
I vantaggi di questa tipologia di latte si trovano principalmente nei valori nutrizionali, in quanto costituisce un’alimento completo ricco di nutrienti in grado di fornire benefici al proprio organismo. Il maggiore limite presente, però, si trova nella breve conservazione. Infatti, il latte fresco deve essere mantenuto a una temperatura di 4°C per un massimo di 6 giorni dal trattamento subito. Qualora la conservazione venisse effettuata in modo scorretto, velocizzerebbe la formazione di patogeni pericolosi per l’organismo, causando danni più o meno gravi al soggetto.

 

Il latte UHT: massima conservazione

A differenza del latte fresco pastorizzato, quello UHT viene sottoposto a temperature che arrivano fino a un massimo di 150°C per una durata di 5 secondi. Dopodiché, il latte viene immediatamente refrigerato a una temperatura di 20 °C e confezionato in rivestimenti asettici in grado di rendere il prodotto sicuro. Il Latte UHT conserva quasi gli stessi principi nutritivi del latte crudo (ha una minima percentuale in meno di vitamine), ma è più sicuro e permette elevati tempi di conservazione:le proprietà organolettiche rimangono intatte per un massimo di 6 mesi a temperatura ambiente e all’interno della confezione originale.

 

Tipologie di latte: quale scegliere?

Ora che hai letto le principali caratteristiche dei diversi trattamenti termici impiegati, sicuramente ti starai chiedendo quale tipologia di latte è meglio acquistare. Valutando soprattutto i valori nutrizionali presenti e i tempi di conservazione, il latte UHT è la scelta migliore per assumere latte quotidianamente senza ricorrere a rischi, in quanto, avendo subito un trattamento termico così intenso, presenta pochi microrganismi all’interno, offrendo una tipologia di latte con valori nutrizionali ottimi e un prezzo di vendita conveniente. Molto dipende tuttavia dal tipo di latte! Verifica la provenienza, leggendo con attenzione l’etichetta. Il latte di Cascina Sant’Anna, per esempio, proviene unicamente da mucche nate e cresciute nel nostro allevamento, adeguatamente nutrite: per questo è un latte naturalmente dolce e digeribile. Scopri come alleviamo le nostre mucche e come conserviamo il nostro latte.

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I valori nutrizionali del latte

I valori nutrizionali del latte

Scopri insieme a noi i valori nutrizionali di questa preziosa bevanda.

Alimento completo per antonomasia, il latte è una bevanda fondamentale per il nostro organismo e costituisce il pasto fondamentale per eccellenza, dunque altamente raccomandabile a tutte le età. Significativo durante l’infanzia, è in grado di apportare all’organismo una corretta dose di vitamina D e B, oltre a importanti minerali, come il potassio e lo zinco. Si tratta dunque di un alimento in grado di offrire notevoli vantaggi all’organismo, di antichissima origine, da sempre utilizzato dalla stragrande maggioranza della popolazione in Italia. Prezioso toccasana per il nostro metabolismo, il latte è un alimento unico nel suo genere in quanto consente di soddisfare il palato regalando ottimi benefici per la salute di ognuno. Questa bevanda si compone per la maggior parte di acqua, proteine, grassi e molteplici vitamine, oltre a preziosi minerali utili alla regolazione dei processi organici del nostro metabolismo.

Grazie alle ultime ricerche, si è venuti a conoscenza di molte informazioni, come ad esempio il fatto che tale bevanda disponga anche di un’elevata azione di contrasto ai radicali liberi. Alla funzione antiossidante si aggiungono poi altri benefici, come la facoltà di regolare la pressione sanguigna mantenendola bassa e uniforme nel tempo. Tuttavia il vero vantaggio di questa bevanda è un altro, ovvero quello di apportare valori nutrienti assai elevati nell’organismo a prezzo di un numero basso di calorie o assai ridotto, soprattutto se si sceglie il latte parzialmente scremato! Quindi bevendo una tazza di latte al giorno si offriranno preziose sostanze al metabolismo, senza eccedere in grassi o lipidi. Alimento prezioso per ognuno, il latte pare abbia anche un’elevatissima funzione idratante: qualcuno afferma che i suoi effetti, in tal senso, si avvicinano a quelli apportati da un normale bicchiere d’acqua. In effetti questa bevanda è trattenuta per una maggiore durata dal nostro organismo, tanto che qualche esperto ha avanzato l’ipotesi che il latte sia in grado di dissetare “più a lungo” di quanto non faccia un normale bicchiere di acqua!

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I valori nutrizionali del latte intero

Abbiamo ribadito che il latte è una bevanda in grado di apportare la giusta dose di colesterolo al nostro organismo, oltre a rifornirlo di calcio e fosforo, apportando anche preziose vitamine afferenti al gruppo B. Vi stupirà conoscere i valori specifici di questa bevanda: 100 ml di latte intero apportano più di 40 kcal, più di 150 mg di potassio, oltre 60 kcal e meno di 5 g di carboidrati, più di 3 g di proteine e circa 4 g di grassi.

 

I valori nutrizionali del latte parzialmente scremato

A differenza del latte intero, il latte parzialmente scremato è meno grasso e meno calorico. Per intenderci, 100 g di latte parzialmente scremato apportano più di 40 kcal, la stessa quantità di carboidrati apportata dal latte intero, contengono inoltre circa 7 g di colesterolo, tuttavia, la vera differenza sta nei lipidi, di contenuto assai più ridotto rispetto a quanto ne possieda il latte intero.

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Quanto latte bere

Spesso ci si chiede quale sia il quantitativo giusto di latte da assumere. Tutto dipende dalla fascia di età. Fino al compimento di un anno di età è bene confrontarsi con il pediatra di riferimento; dall’anno di età il latte intero può essere gradualmente introdotto nell’alimentazione quotidiana. Dopo il compimento del terzo anno di età sarà possibile assumere due bicchieri di latte ogni giorno: uno, durante la prima colazione, uno durante lo spuntino del pomeriggio. In questo modo sarà assicurata al bimbo la corretta quantità di calcio utile per la crescita e il rafforzamento delle ossa. Per quanto riguarda gli adulti, si consiglia di bere una tazza al mattino oppure scegliere di assumere il latte prima di dormire. In realtà tra le due opzioni è maggiormente raccomandabile la prima: assumere latte a colazione aiuta a idratare i liquidi che vengono persi durante la fase notturna andando incontro alla necessità di idratazione dell’organismo. Il quantitativo varia dai 150 ai 200 g di latte al giorno per gli adulti.

 

I benefici del latte: latte e osteoporosi, latte e colesterolo

Il latte rappresenta un valido aiuto in grado di proteggere da alcune malattie come ad esempio l’osteoporosi, ovvero il danneggiamento delle ossa con conseguente esposizione al rischio di frattura. Aumentando il quantitativo di calcio si potrà prevenire questo fastidioso problema: in effetti il latte apporta numerosi benefici al nostro apparato scheletrico, rinforzandolo. Chi soffre di elevato colesterolo nel sangue, può ingerire latte parzialmente scremato in grado non soltanto di avere dosi bassissime di colesterolo, ma anche di ridurre l’insorgenza di malattie cardiovascolari come l’ipertensione arteriosa. Per info più approfondite vi invitiamo a consultare il medico o il nutrizionista.

 

Perché scegliere il latte Cascina Sant’Anna

Noi di Cascina Sant’Anna produciamo quasi 30.000 quintali di latte ogni anno. Garantiamo alle nostre mucche il migliore stile di vita, rispettando le loro necessità di spazio e alimentazione. Scoprite come vivono le nostre mucche e che cosa mangiano. Consultando la pagina Latte Shop potrete ordinare latte di qualità scegliendo quello più adatto alle vostre esigenze! Riforniamo costantemente pasticcerie e bar dei nostri prodotti, inoltre trasformiamo il nostro latte in gustoso gelato.

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Latte intero per bambini

Latte intero per bambini

Quale latte dare ai bambini, come diluire il latte intero.

Il latte è un alimento completo e ricco di nutrienti, dunque altamente indispensabile per i bambini. Dai 12 mesi in poi, diventa importante inserire il latte intero nella loro dieta. Ma come dare il latte intero ai bambini? Poiché è moto concentrato, è consigliabile diluirlo. Vediamo insieme come agire e quali sono le sue proprietà.

INDICE:

  1. Latte intero: proprietà nutritive
  2. I benefici del latte nei primi mesi di vita
  3. Latte ai bambini dopo i 12 mesi
  4. Latte vaccino per bambini intero o scremato
  5. Come si diluisce il latte per i bambini
  6. Perché scegliere il latte Cascina Sant’Anna?

Latte intero: proprietà nutritive

Il latte intero è una bevanda altamente saziante e ricca di nutrienti essenziali come la vitamina D, il calcio, le proteine e i grassi. Rappresenta dunque un valido alleato della salute e della giusta alimentazione in quanto è capace di conferire l’adeguato apporto energetico e nutritivo. Ovviamente la qualità rappresenta un ingrediente fondamentale non solo per il bambino ma anche per l’adulto.

Quindi, se anche tu sei un amante del latte, ti invitiamo a leggere bene l’etichetta e a valutare con attenzione la provenienza del latte. Il Latte di Cascina Sant’Anna viene prodotto esclusivamente con mucche nate ed allevate in Cascina, nel massimo rispetto del benessere dell’animale e della sua alimentazione; siamo inoltre molto rigorosi su tutto ciò che riguarda il processo di conservazione del prodotto.

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I benefici del latte nei primi mesi di vita

Il latte risulta un alimento essenziale per i bambini. Ricco di grassi e di nutrienti fondamentali, soprattutto per quanto concerne quello materno, preserva la salute in tutte le fasi dello sviluppo riducendo il rischio di morte in culla, di diabete, di obesità, di problemi gastrointestinali e delle vie respiratorie e dello sviluppo di allergie. Insomma un vero e proprio alleato a 360°. A volte però subentra la problematica di non riuscire ad allattare al seno, dovendo quindi sopperire a questa mancanza con la sostituzione del latte materno a favore di quello di tipo industriale, cercando quest’ultimo di avvicinarsi il più possibile alle caratteristiche del precedente.

Ad ogni età viene dunque abbinato il latte artificiale corrispondente. Risulta di fondamentale importanza rispettare le necessità alimentari di ogni fase, scandite da formule con apporti nutrizionali sempre differenti. Per soddisfare l’esigenza del nascituro nel caso in cui fosse prematuro, arriva in aiuto il latte artificiale di tipo 0, per poi passare alla formula 1 durante i primi 6 mesi, alla 2 che copre il bambino fino ai 12 e infine alla 3, la quale viene introdotta una volta superato l’anno di età. Spesso durante i primi mesi di vita viene consigliato il latte materno oppure, in assenza di questo, il latte in polvere; alcune mamme preferiscono orientarsi anche nei primi mesi verso il latte vaccino. Il nostro consiglio è quello di consultare il pediatra per valutare insieme l’alimentazione migliore.

Latte ai bambini dopo i 12 mesi

Il latte più indicato ai bambini di tenera età è sempre quello materno, soprattutto fino ai 12 mesi di vita; dall’anno di vita in poi l’apporto del latte vaccino può essere fondamentale, senza oltrepassare la soglia massima di 200-400 ml al giorno, come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Latte vaccino per bambini intero o scremato

Abbiamo visto come il latte di mucca possa essere introdotto nella dieta del bambino a partire dai 12 mesi in poi, ma quale tipo di latte è preferibile favorire? Possiamo affermare senza alcun dubbio che il latte intero rappresenta la soluzione migliore per quanto concerne le sue peculiarità e i suoi molteplici benefici. Possiede un’alta concentrazione di grassi indispensabile all’infante soprattutto durante l’ultima fase, ovvero quella dei 3 anni, durante la quale il corpo necessita di una quantità proporzionalmente superiore persino a quella richiesta da un adulto.

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Come si diluisce il latte per i bambini

Con l’introduzione del latte vaccino nella dieta del bambino, è indispensabile la diluizione del latte intero per non sovraccaricare i reni, essendo questo ricco di proteine e sali minerali ai quali il piccolo non è ancora abituato. Vediamo insieme come fare. Per prima cosa il dosaggio dovrà essere graduale, partendo da una base del 30% di latte di mucca mescolato alla quantità rimanente del 70% di acqua; questo passaggio dovrà essere applicato per almeno 10 giorni, durante i quali dovrete prestare attenzione alla tollerabilità da parte del bambino e alle sue reazioni. Se non si presenta alcun problema, anzi, al contrario si manifesta una necessità maggiore di latte, si può procedere via via ad incrementarla, passando successivamente al 50%, poi al 70%, fino ad arrivare al 100%, in accordo con le indicazioni del pediatra di riferimento.

Perché scegliere il latte Cascina Sant’Anna?

Perché è naturalmente dolce, digeribile e prodotto con mucche nate e cresciute nel nostro allevamento. Scopri come alleviamo le nostre mucche. Acquista adesso il latte, direttamente dalla nostra cascina!

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Latte intero per bambini

Meglio il latte intero o parzialmente scremato?

Scopri insieme a noi quando usare il latte intero e quando usare il latte parzialmente scremato. 

 

Il latte è una bevanda che piace proprio a tutti, perchè soddisfa il palato sia dei più grandi che dei più piccoli. Spesso tuttavia, quando stiamo per acquistare il latte, siamo indecisi se sia meglio il  latte intero o il  latte parzialmente scremato. La scelta a volte va sul primo, considerato più nutriente, e a volte su secondo, tanto osannato da diete e pubblicità. 
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Per permettervi di acquistare il latte in modo più consapevole, valutiamo insieme le caratteristiche del latte intero e del latte parzialmente scremato:

Differenze tra latte intero e latte parzialmente scremato

Il latte intero è esattamente quello che viene munto, con tutte le sue componenti nutrivitive; contiene una percentuale di grassi uguale o superiore a 3,5%. Nel latte parzialmente scremato, la porzione grassa viene in parte eliminata, per cui il contenuto di grassi varia tra 1,5 e 2%. Non ci sono differenze nel contenuto di calcio (per entrambe le tipologie di latte la quantità di calcio è 1200 mg/l. Il latte intero contiene fino a tre volte in più di vitamina D, rispetto al latte parziale. 

Leggi anche: Quanto latte si deve bere la giorno?

I vantaggi del latte intero

Il latte intero, ricco di grassi e nutrienti, consiste in un prodotto altamente completo volto a soddisfare il corretto apporto nutrizionale. Al contrario di ciò che comunemente si pensa e di quanto ci hanno portato a credere, non comporta alcun problema per quanto riguarda l’aumento del peso. Questo perché essendo più nutriente, riempie prima il nostro stomaco e di conseguenza risulta necessario berne una minore quantità. La scelta di una bottiglia di latte intero non rappresenta dunque né una decisione sbagliata nè una seconda scelta. Secondo alcune ricerche è stato evidenziato come chi assume questo tipo di bevanda sia meno esposto al rischio di avere problemi cardiovascolari o ancora abbia il 46° di probabilità in meno di ammalarsi di diabete di tipo 2. Inoltre è bene sapere che rispetto al latte scremato apporta una quantità maggiore di vitamina D, fino a 3 volte superiore. L’unico punto d’incontro che caratterizza queste due varianti di latte è lo stesso apporto di calcio. Insomma, potranno ritenersi soddisfatte tutte quelle persone che contrariamente alle critiche ricevute hanno continuato a nutrirsene appagando di più non solo lo stomaco, ma anche il palato. Sì, perché un’altra peculiarità del latte intero è quella di essere più gustoso.

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I vantaggi del latte parzialmente scremato

 

Il latte parzialmente scremato è consigliato a tutti coloro che soffrono di ipertensione, perché è povero di sodio; inoltre spesso viene consigliato nelle diete perché contiene meno grassi rispetto al latte intero. Nonostante questo, se il nostro obiettivo è soltanto nutrirci correttamente – senza entrare in ambito medico – il latte parzialmente scremato non presenta particolari vantaggi rispetto al latte intero. Un recente studio universitario ha  dimostrato  come un campione di studenti passato dall’assumere latte intero al bere quello scremato, dopo il trascorrere di un lasso di tempo pari a 6 mesi, non abbia avuto particolari  benefici rispetto a chi ha continuato a nutrirsi con latte intero. Questo accade perché il latte parzialmente scremato,  essendo privato di tanti nutrienti, grassi compresi, risulta meno saziante e di conseguenza si avverte di più la necessità di compensare il vuoto allo stomaco con altri cibi durante il corso della giornata. Lo stesso discorso riguarda i derivati dal latte come ad esempio lo yogurt magro con lo 0,01% di grassi. Anche questo rischia di non appagare il  gusto né donare il senso di sazietà. 

Leggi anche: La piramide alimentare.

Quando usare il latte intero

Possiamo dunque dire che quando si vuole assumere un bicchiere di latte non abbinandolo ad altri cibi, è bene usare latte intero. Questo già da solo è uno degli alimenti più completi e nutrienti, senza la necessità di aggiungerne altri. Avremo la carica giusta per svolgere le nostre attività quotidiane e saremo in piena salute.

Quando preferire il latte parzialmente scremato

Ci chiediamo allora quando sia più giusto consumare latte scremato. La risposta è semplice: quando non necessitiamo di assumere singolarmente la bevanda, ma utilizziamo questo ingrediente per unirlo ad altri alimenti come ad esempio nel caso della ricetta della besciamella fatta in casa. Non si mira più all’apporto nutrizionale del singolo elemento, ma ci si tiene un pò indietro con il latte a favore di altri nutrienti, per creare un alimento completo. Ovviamente, è necessario bere latte parzialmente scremato, e non intero, ogni volta in cui ci viene consigliato dal medico o dal nutrizionista. 

Leggi anche: Latte UHT: cosa significa?

Impariamo a leggere bene l’etichetta 

In ogni caso, oltre alla scelta tra le due tipologie, è sempre bene puntare alla qualità del latte. Sia per quanto concerne quello intero, sia per quanto riguarda quello parzialmente scremato, molto dipende dal tipo di latte. Cascina Sant’Anna produce latte vaccino al 100% piemontese, munto da vacche nate e cresciute nell’allevamento, nutrite con fieno adeguatamente essiccato. Scopri come alleviamo le nostre mucche. Questo significa che, acquistando il latte intero o il latte parzialmente scremato Cascina Sant’anna, acquisti latte interamente prodotto nel nostro allevamento. 

La giusta attenzione non viene posta solo ed esclusivamente all’animale, ma anche alla qualità del latte; quest’ultima favorita da un adeguato processo di raffreddamento che garantisce la conservazione dei nutrienti subito dopo la mungitura e successivamente dal trattamento UHT, ovvero una pastorizzazione veloce e ad alte temperature, cosicché il latte risulti ben sterilizzato, conservando allo stesso tempo un gusto eccezionale! Per questo il Latte Cascina Sant’Anna è naturalmente dolce e digeribile.

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